CITAZIONE (_eternity0_ @ 24/4/2014, 20:54)
vero ma allora neanche zeus non è onnipotentre dato che per sconfiggere crono che a sua volta a sconfitto urano ha usato un'inganno e poi ha punti deboli quindi non è onnipotente
Allora nella tradizione mitica, pare di no, infatti quando doveva sconfiggere i giganti non sapeva dove trovare l'erba che avrebbe reso invulnerabile Eracle, poi altre volte, ma negli inni viene definito onnipotente c'è, oltre l'esempio virgiliano anche se questo magari si confonde con un sincretismo con il romano Giove onnipotente, ma in molte altre opere dei greci è onnipotente. Poi il mito si sa registra varie vicende storiche e antropologiche, per esempio la detronizzazione di Crono sarebbe il culto di Zeus indoeuropeo che sostituisce il vecchio dio autoctono. Quindi i miti sono pieni di varianti. Leggendo questo famoso Inno A Zeus si legge tutta la bellezza della sua potenza e nel suo fulmine che non solo punisce ma anche cura
L'Inno a Zeus dello stoico Cleante (III°sec.a.C)
O più glorioso degli immortali, sotto mille nomi sempre onnipotente,
Zeus, signore della natura, che con la legge governi ogni cosa,
Salve; perché sei tu che i mortali han diritto d'invocare.
Da te infatti siam nati, provvisti dell'imitazione che esercita la parola,
Soli tra tutti gli esseri che vivono e si muovono sulla terra;
Così io ti celebrerò e senza sosta canterò la tua potenza.
É a te che tutto il nostro universo, girando attorno alla terra,
Obbedisce ovunque lo conduci, e volentieri subisce la tua forza;
Così grande é lo strumento che tieni tra le tue mani invitte,
Il fulmine a due punte, fiammeggiante, eterno.
Sotto i suoi colpi, tutto si rafferma;
Per suo mezzo reggi la Ragione universale, che attraverso tutte le cose
Circola, mista al grande astro e ai piccoli;
Grazie ad esso sei diventato così grande ed eccoti re sovrano attraverso i tempi.
Senza di te, o Dio, non si fa niente sulla terra,
Né nel divino etere del cielo, né nel mare,
Tranne che quel che ordiscono i malvagi nella loro follia.
Ma tu sai riportare gli estremi alla misura,
Ordinare quel che é senz'ordine, e i tuoi nemici ti divengono amici.
Perché tu hai armonizzato così bene insieme il bene e il male
Che vi é per ogni cosa una sola Ragione eterna,
Quella che fuggono e abbandonano i perversi tra i mortali,
Disgraziati, che desiderano senza sosta il possesso dei (pretesi) beni,
E non badano alla legge universale di Dio, né l'ascoltano,
Mentre, se le obbedissero con intelligenza avrebbero una nobile vita;
Da se stessi si gettano, insensati, da un male all'altro;
Questi, spinti dall'ambizione, alla passione delle contese;
Quelli, volti al guadagno, senza alcun principio;
Altri, sfrenati nella licenza e nei piaceri del corpo,
(Insaziabili) vanno da un male all'altro
E fan di tutto perché succeda loro proprio il contrario di quel che desiderano.
Ah! Zeus, benefattore universale, dai cupi nembi, signore della folgore,
Salva gli uomini dalla loro funesta ignoranza;
Dissipa questa, o padre, lungi dalle loro anime; e concedi loro di scorgere
Il pensiero che ti guida per governare tutto con giustizia,
Affinché, onorati da te, ti rendiamo anche noi grande onore,
Cantando continuamente le tue opere, come si conviene
Ad un mortale, poiché né per gli uomini é più grande privilegio
Né per gli dèi, di cantare per sempre, nella giustizia, la legge universale.
Note della traduzione : si usa di dio quasi letteralmente perchè il genitivo di Zeus è Διός, comunque poi il fulmine in realtà nella tradizione, anche in Esiodo, è il fuoco sacro,
Allora altri onnipotenti o come il tribunale vivente quasi nulla ?
Edited by carlotusci - 25/4/2014, 18:25